Pino Neroni

Pino Neroni

Sabato, 16 Febbraio 2013 19:09

Il Presepio Poliscenico di Cupra



Presepio poliscenico permanente “Paolo Fontana” di arte spagnola con 19 scene dei momenti più salienti della vita di N.S. Gesù Cristo con personaggi ed alberazioni catalane. Il Diorama è sito nella chiesa della SS. Annunziata nel Castello di Marano vecchio incasato di Cupra M. (Ap). Visitabile nel periodo natalizio e durante la stagione estiva. Per ulteriori informazioni visita il sito www.presepiocupra.com

Luogo, data ed orario (apertura estiva): chiesa della SS. Annunziata (vecchio incasato) da giovedi 11 Luglio a domenica 25 Agosto 2013 (esclusi tutti i Lunedi, Martedi e Mercoledi) dalle ore 21,30 alle ore 23,30

Luogo, data ed orario (Festa di S. Gabriele): chiesa della SS. Annunziata (vecchio incasato) domenica 15 settembre 2013 dalle ore 15,00 alle ore 19,00

Luogo, data ed orario (apertura natalizia): chiesa della SS. Annunziata (vecchio incasato) dal 25 Dicembre 2013 al 6 Gennaio 2014 con orario feriale 15,00 - 17,00 e festivo 15,00 - 19,00 domeniche 12, 19 e 26 Gennaio 2014 con orario 15,00 - 17,00

Referente: Alfio Polidori
Recapiti: (0735) 77.80.57
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Giovedì, 12 Aprile 2012 18:35

Le strade del Vino e dell'Olio

La pregevole qualità dei vini e degli oli prodotti nel Piceno vanta origini antiche e la sua notorietà si è mantenuta nel tempo. La produzione vitivinicola annovera tra i vini D. O. C. il Rosso Piceno Superiore, che interessa il territorio di importanti comuni piceni, e il Rosso Piceno, prodotto in una più vasta area collinare delle Marche meridionali. 

Storica è pure ormai la denominazione del bianco Falerio dei Colli Ascolani, mentre più recente è il riconoscimento della D.O.C. Offida, che comprende sottodenominazioni per il Rosso ed una serie di Bianchi, prodotti non esclusivamente nella cittadina omonima. Di notorietà ha goduto anche la produzione 'olivicola', attestata da documenti che risalgono sin dall'epoca medievale. 

Un emblema del territorio piceno è l'oliva tenera ascolana, con la quale si realizzano le gustose 'olive all'ascolana’. Ingente è la produzione di olio nel territorio provinciale nel quale, con oltre 1000 ettari di oliveti specializzati, si copre la metà circa della produzione olivicola regionale.

 
Molti storici hanno evidenziato in passato l'alta qualità dei vini e degli oli prodotti nel Piceno, tra i quali Catone, Varrone, Plinio il Vecchio, Strabone e, 500 anni fa, il marchigiano Andrea Bacci, autore di una Storia naturale dei vini che può essere considerata uno spartiacque tra l'antica e le moderna enologia. 

Nelle pagine dedicate all'attuale provincia picena, Bacci descrive una zona assai fertile, "con un gran numero di pingui campi, oliveti e vigneti. Nell'agro ascolano, in prossimità ed oltre il Tronto, si producono vini assai potenti, specialmente nella zona dove alle viti giunge attraverso le aperte foci di quel grandissimo fiume l'aria del mare la quale ha la capacità di regolare e perfezionare la sostanza del vino".
Giovedì, 12 Aprile 2012 18:34

Le terre sistine

Il percorso di crinale che parte da Grottammare, attraversa Ripatransone e Cossignano e raggiunge Montalto Marche, dopo circa 32 km, tocca i luoghi legati alle origini del grande pontefice Sisto V, nato a Grottammare il 13 dicembre del 1521 e trasferitosi, dopo pochi anni, nella "Patria carissima" di Montalto, da cui aveva origine la famiglia. 

Per suo volere nel 1586 la citta divenne sede di un Presidato, terza istituzione amministrativa comprensoriale inserita tra gli stati di Ascoli e Fermo, che aveva anche la funzione di contenerne gli attriti e gli scontri. 

Da ciò il comprensorio ha derivato una sua identità, evidente ancora oggi. Produzioni tipiche sono le piante ornamentali, gli ortaggi, i vini. 
Le possibilità di accoglienza vanno dai modernissimi impianti della costa ai numerosi agriturismi vallivi e collinari.
Giovedì, 12 Aprile 2012 18:32

Cultura e tradizioni

San Benedetto del Tronto 
L'origine viene fatta risalire alla preromana Truentum, fondata nel IX sec. a.C. dai Liburni.
Di particolare interesse, per tipicità ed originalità delle collezioni, sono il Museo della Civiltà Marinara, il Museo delle Anfore, l'Anriquarium Truentino, il Museo Ittico e il Museo Paleontologico.
Artisti si alternano regolarmente nella Palazzina Azzurra, offrendo l'opportunità di ammirare opere di vari generi ed epoche.
Nell'ultima domenica di luglio, si celebra la festa della Madonna della Marina, che trova i suoi momenti più significativi nella processione in mare della flottiglia peschereccia e nei fuochi di artificio notturni. 
Da gustare tutti i piatti della cucina locale, quelli dipesce in particolare, tra i quali spicca il "Brodetto" alla sambenedettese. 

Manifestazioni culturali 
• Festival di musica popolare "Radici" (gennaio, giugno, settembre, dicembre)
• Incontro nazionale dei "Teatri invisibili" (settembre)


 

Grottammare 
Conta origini antichissime, risalenti all'età della pietra levigata. 
Importanti sono le testimonianze, come l'attuale chiesa di S.Martino (alto medioevo ed ex abbazia benedettina), sorta sui ruderi di un tempio pagano dedicato al culto della dea Cupra. 
L'antico borgo, cinto di mura restaurate ed ampliate nel XIV sec., poggia sulla collina, mentre, la costa si distende, dalla fine del XVIII sec., l' abitato marittimo. Nel 1780, con l'avvio del piano regolatore del nuovo incasato, da parte di Papa Pio VI, i grottammaresi iniziarono ad edificare le proprie abitazioni alla marina. Dopo l'annessione al Regno d'Italia, Grottammare divenne una rinomata località balneare. 
Sono nati a Grottammare Felice Peretti, eletto Pontefice con il nome di Sisto V e lo scultore Pericle Fazzini.

Feste e fiere 
• Processione del Cristo Morto (giovedì Santo ogni 3 anni) 
• Mercatino delle grotte (i martedì d'estate al paese alto) 
• "Sagra giubilare" (ogni volta che il 1 luglio cade di domenica) 
• Festa patronale (10 luglio) 
• Carnevale estivo ed invernale 
• "Fantasia in maschera", fiera di S.Martino(11 novembre) 

Manifestazioni culturali 
• Festival dell'umorismo "Cabaret amore mio" 
• Festival dell'operetta "baci dal mare " 
Giovedì, 12 Aprile 2012 18:30

I paesi

Ormai da diversi anni Cupramarittima è integrata nella riviera delle Palme insieme a Grottammare e S. Benedetto del Tronto. 

La vacanza nella Riviera delle Palme è un tuffo in un inaspettato scenario esotico; un susseguirsi di palme e oleandri, pini e buganvillea fanno da cornice a lunghe spiagge di morbida e calda sabbia. Il dolce abbandono ai raggi del sole ed il leggero abbraccio del mare, può essere piacevolmente interrotto da momenti di tonificante attività sportiva e simpatica aggregazione, il pomeriggio è il momento migliore per intraprendere piacevoli passeggiate, lungo lussureggianti viali di palme o in suggestivi vicoli di borghi arroccati sul mare. 

San Benedetto del Tronto conta oggi quasi 50.000 abitanti.
La vita di spiaggia è completata ed integrata da vari impianti sportivi (tennis, pattinaggio, bocce, adetica leggera, nuoto), dal circolo nautico, da discoteche, ristoranti e boutiques. 

Grottammare conta oggi quasi 15.000 abitanti.
Vanta una lunga tradizione turistica.
Dalla primavera del 2003 è collegata a Cupra Marittima da una splendida pista ciclabile sul mare.



L’itinerario, 32 km in direzione S-N, collega le valli del Tronto e dell'Aso, partendo da Ascoli Piceno, verso Venarotta Palmiano, fino a Force
Si passa dalle numerose attrattive storico-artistiche del capoluogo - le scenografiche piazze, le chiese romaniche, le svettanti torri scolpite nel travertino - ai suggestivi scorci panoramici che guardano l'Ascensione da un lato e il gruppo dei Sibillini dall'altro. 
Lo spettacolo, in ogni stagione dell'anno e in ogni ora del giorno, è di quelli che rimangono impressi a lungo nella memoria. 
Lo sguardo spazia dal Monte Vettore e dalla vetta della Sibilla ai Monti della Laga, al Gran Sasso, al Conero, al mare Adriatico, in un susseguirsi di declivi collinari armonici e frammisti di macchie di colore. 
Ricco è l'artigianale locale, imperniato sulla produzione delle ceramiche artistiche (Ascoli), degli oggetti in rame (Force e Comunanza) e in travertino, mentre l'enogastronomia vanta i vini d.o.c. Rosso Piceno, il bianco Falerio dei Colli ascolani, le saporitissime olive all’ascolana, i pecorini, l'agnello alla 'scottadito', gli insaccati di maiale e la 'porchetta’, già nota in epoca romana. 

Attrezzature e impianti sportivi presenti nei Comuni della Riviera delle Palme 
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40
1
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1
11
2
8
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2
2
1
1
1
1
4
1
Campi di calcio
Campi da calcetto
Campi da tennis
Pista ciclabile Cupra - Porto d'Ascoli (15 km sul mare)
Piste di pattinaggio
Pista di pattinaggio su strada
Bocciodromi
Piste di atletica
Palasport
Campi di Beach Volley
Acquascivoli
Piscine coperte
Piscina scoperta
Circolo nautico
Pista di Go-Kart
Poligono di tiro al piattello
Maneggi
Campo da Rugby
 

Giovedì, 12 Aprile 2012 17:32

Associazioni

Archeoclub
www.archeocupra.it
c\o Ricci Vermiglio - via La Malfa, 1 


Ass.ne sport. culturale PROGETTO DANZA
c/o Flammini Federica - via Kennedy, 9  


Associazione AMICI DEL PRESEPIO PERMANENTE
www.presepiocupra.com 
c/o la chiesa della SS. Annunziata nel vecchio incasato di Cupra Marittima


Associazione culturale TEATRINI DI CARTAPESTA
c/o Cau Gianfranco - via De Carolis,5   


Associazione Musicale "AMADEUS"
c/o scuola superiore statale - Cupramarittima
info: Lara Amadio 338/8364706


Ass. PICENA DI MALACOLOGIA  
c/o Cossignani Vincenzo - via Adriatica Nord, 116


Centro culturale "J. MAARITAN"
c/o Don Gerardo Di Girolami - via Cavour, 23


Circolo RICREATIVO CULTURALE ANZIANI
c\o Rosati Armando - via Colombo  


COMITATO FESTEGIAMENTI SAN BASSO 
c\o Don Gianni Anelli - via Cavour, 23    


COMPAGNIA LIBERI TEATRANTI
c\o Trionfante Severino - viale E. Ruzzi, 10
www.compagnialiberiteatranti.it


MARE NOSTRUM
c\o Mora Andrea - via Adriatica Sud, 22


Mensile CUPRA E LA VALMENOCCHIA 
c\o Prof. Marzetti Settimio - via Adriatica Nord, 38


Tourist ok
www.touristok.org
c\o Vagni Fabio - via M. della Libertà, 6    


Società Operaia di Mutuo Soccorso
www.cupramarittima.net/associazioni/societaoperaia 
c\o Ferri Walter - via G. Abbadini, 5    



Giovedì, 12 Aprile 2012 17:40

Cultura e Tradizioni


Da non perdere
 

-I ruderi dell'antico Castello di S. Andrea (sec. XIII) 
-La collegiata che conserva un Trittico di V. Crivelli 
-Il Museo del Territorio 
-Foro Romano, Ninfeo e Villa Romana 
-Museo Malacologico Piceno che raccoglie conchiglie e molluschi di ogni parte del mondo (www.malacologia.it
-Presepio Poliscenico di arte spagnola con 19 scene della vita di N. S. Gesù Cristo. (www.presepiocupra.com



La località di Cupra affonda le sue radici in epoca preistorica. 
Sono i Piceni che per primi organizzano il territorio,modellano il paesaggio, prediligendo le alture terrazzate protette dalle correnti del nord per situarvi le loro capanne. 
Sulla costa adriatica, Cupra è un importante approdo, punto di appoggio nella navigazione dei Greci verso Numana e la Padania ma anche una base marittima per gli Etruschi sulla rotta che portava a Tarante, in Grecia, in Sicilia. I Piceni penetrarono al di là delle coste istriane e dalmate e oltrepassarono anche i passi alpini, spingendosi nell'Europa centrale, aprendosi alle diverse culture locali ma anche influenzandole con le loro creazioni artistiche e le tecniche di lavorazione. Forte di questi presupposti, il santuario della Dea Cupra raggiunse una posizione di rilievo in tutto il Piceno. 

La nascente potenza romana non poteva non essere attratta dalla ricca realtà picena e infatti il territorio cederà sottomettendosi a Roma nel 268 a. C. per arrivare, pochi decenni dopo, all'integrazione politica nello stato romano La località che ospitava il porto e il santuario della Dea Cupra, vedrà il sorgere della città romana di CUPRA MARITIMA che diventa centro amministrativo, con una organizzazione di centro urbano, completamente nuova, e punto di riferimento del suo ager che comprendeva gli attuali comuni di Grottammare, Ripatransone, Carassai, Cossignano, Massignano, Montefiore. 
In questo periodo è sempre vitale l'approdo navale di Cupra così come sono importanti l'agricoltura e l'allevamento esercitati specie nelle villae rusticae,i resti di una delle quali Villa Magna, è visibile in località San Michele. La realtà archeologica più evidente è costituita dalle emergenze del Foro Romano dove sono visibili i due archi onorari di epoca augustea situati ai lati della scalinata del tempio,con al centro l'ara. Questa realtà archeologica è stata riconosciuta di notevole interesse scientifico-documentario e perciò divenuta Parco Archeologico. 


Se la zona romana è situata a nord del centro abitato, la zona medievale si delinea, ben distinta sul poggio di Marano. È sulle alture, infatti, che gli abitanti delle coste cercano i siti più facili da difendere, che permettono di controllare i dintorni. Il nostro territorio vedrà infatti la successione di diverse popolazioni: i Bizantini, i Longobardi, i Franchi, i Saraceni e i Mori. I duri saccheggi devastarono i campi, cancellarono tracce di arti e civiltà e nel IX secolo d.C. Cuora Urbs è completamente distrutta. Inizia allora il fenomeno detto di incastellamento, la tendenza cioè ad accentrare le popolazioni rurali sparse nel contado in nuclei insediativi che rappresentano l'ossatura dell'attuale centro abitato e degli altri limitrofi, compaiono così i nomi dei tré comuni cuprensi:Sant'Andrea, Marano e Boccabianca. Marano costituiva, dei tré, indubbiamente il centro maggiore, nel X secolo era ancora priva di mura ma nel 1076 viene riconosciuta come libero Comune.... 
La plurisecolare storia di Marano è molto complessa poiché lassù si svolse la vita politica, amministrativa, sociale, culturale ed economica dal Mille fino all'Unità d'Italia. 
Scomparsa Cupra Maritima, si affievolisce il culto della dea Cupra, e inizia a diffondersi la religione cristiana che le contrappone il culto di San Basso, vescovo di Nizza, martirizzato, il cui corpo fu traslato via mare da profughi nizzardi. 

Scorrono i secoli e la vita di Marano viene turbata più volte a seguito degli scontri tra Ascoli e Fermo che la coinvolgono, ma anche per gli eventi sismici e franosi, o per episodi di epidemie. Subirà le angherìe conseguenti il passaggio degli eserciti francesi o le incursioni dei Turchi, fino all'occupazione delle truppe napoleoniche. Poi, dopo il 1815, Marano ritorna allo Stato Pontificio, sotto la Delegazione di Fermo. La sua popolazione non sarà estranea alle vicende politiche e patriottiche risorgimentali, grazie soprattutto alla notevole figura di Gregorio Possenti che partecipò ai moti risorgimentali insieme a Giovanni Abbadini e ad altri maranesi che lo seguiranno nelle sue imprese. 
Formatosi il regno d'Italia, il Possenti, nel 1861 fu nominato sindaco di Marano... 
A causa anche dei ripetuti eventi franosi, specie quelli dal 1841 al 1847, si guarderà alla stretta fascia pianeggiante di Borgo Marina come possibile luogo di edificazione e sviluppo del paese in sostituzione di quello esistente di Marano. 

(Tratto da: "Cupra Marittima", Walter Ferri) 
Giovedì, 12 Aprile 2012 17:00

Cupra oggi

Cupra vuol dire mare, essa è infatti .... marittima. La cittadina marchigiana, oggi ben organizzata ed integrata nel polo ricettivo della 'Riviera delle Palme', individua la sua vocazione turistico-balneare nei primi anni del Novecento. 

Il piccolo centro rivierasco, sorto da poco, era stato scoperto da un turismo di élite, attratto dal particolare fascino intimo e discreto di un angolo familiare e riposante. 

La spiaggia si presentava con la naturale spontaneità di un luogo di mare dove, in un pregevole equilibrio ambientale, la terra diventa marina, senza soluzione di continuità. Dal verde orticello si partiva un incerto viottolo il cui fondo ghiaioso, superandogli arbusti radi e le macchie di tamerici salmastre, incontrava la compatta e abbagliante ammucchiata di ciottoli dentro i quali entravano sonore, le onde verdi di un mare trasparente. 

La tranquilla e riservata spiaggia 'di moda' si predisporrà lentamente, con i successivi interventi strutturali, specie negli anni Trenta e Quaranta, al boom di un turismo balneare che interesserà tutta la costa.


Fu progettato il lungomare che terminava a nord all'altezza del torrente Sant' Egidio, sorsero i caratteristici villini Liberty, si costruì uno 'Stabilimento Bagni' nome che poi verrà cambiato con quello di Sirenella, così come numerosi saranno i mutamenti architettonici, gestionali e quelli d'uso dello stabile. 

Compaiono i primi oleandri, scompaiono i rozzi pali di legno della linea elettrica, si adorna il vialetto sterrato con giovani pini che verranno poi sostituiti dalle palme; resistono ancora sulla prima linea, le file di tamerici, popolare surrogato delle rare cabine padronali e la spiaggia diventerà a poco a poco sabbiosa dopo la messa in mare delle scogliere frangiflutti. 

Il fenomeno turistico ha ormai preso piede e costituisce un elemento di forza dell'economia cuprense. 


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