Parco archeologico

Parco Archeologico di Cupra Maritima (Cupra Marittima – Ap)

Informazioni e prenotazioni  Archeoclub tel. 0735-778622

ORARI:su prenotazione tutto l’anno


L’area del parco si estende in prossimità della periferia nord dell’abitato attuale di Cupra Marittima, per una superficie di circa 32 ettari.

In essa si trovano evidenti tracce dell’impianto urbano della città romana di Cupra Marittima.

Fulcro dell’area adibita a parco, come anche della città antica, è l’area forense, che ha forma vagamente rettangolare e misura circa m 90 in senso est-ovest e m 60 in direzione nord-sud.

Nella parte più occidentale della terrazza emergono i resti più significativi dell’area forense. Appena al di fuori della città romana, lungo la Statale Adriatica, sono visibili le strutture di una villa con ninfeo, frequentata fino al IV sec. d.C. e di un edificio termale con mosaici tardo-imperiali. Il complesso è stato identificato in seguito ai lavori per l’impianto di un distributore di carburante. Successivi interventi di scavo hanno permesso di mettere in luce il calidarium con vasca dell’edificio termale: sono visibili porzioni di pavimenti a mosaico e suspensurae.

Il ninfeo ha pianta quadrangolare, con vasca centrale, pareti decorate da nicchioni e affrescate con motivi a riquadri ed esedra centrale affrescata con scene marine. Al di sotto dell’impianto termale è stata appurata l’esistenza di un precedente impianto produttivo riferibile ad età repubblicana, di cui sono stati rimessi in luce un ambiente con il torchio ed un secondo ambiente contiguo con pavimento in opus signinum. Riferibili a monumenti funerari a edicola sono le strutture in laterizio visibili nei pressi della porta urbica e i cosiddetti ruderi Tesei a Massignano.

Il materiale archeologico recuperato in antico risulta oggi disperso in vari musei, anche al di fuori del comprensorio regionale (Verona, Bologna, Perugia, Roma, Lecce), mentre quello recuperato negli ultimi decenni si conserva nel locale Museo del Territorio.

(da Regione Marche - www.cultura.marche.it )

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Cultura e Tradizioni


Da non perdere
 

-I ruderi dell'antico Castello di S. Andrea (sec. XIII) 
-La collegiata che conserva un Trittico di V. Crivelli 
-Il Museo del Territorio 
-Foro Romano, Ninfeo e Villa Romana 
-Museo Malacologico Piceno che raccoglie conchiglie e molluschi di ogni parte del mondo (www.malacologia.it
-Presepio Poliscenico di arte spagnola con 19 scene della vita di N. S. Gesù Cristo. (www.presepiocupra.com



La località di Cupra affonda le sue radici in epoca preistorica. 
Sono i Piceni che per primi organizzano il territorio,modellano il paesaggio, prediligendo le alture terrazzate protette dalle correnti del nord per situarvi le loro capanne. 
Sulla costa adriatica, Cupra è un importante approdo, punto di appoggio nella navigazione dei Greci verso Numana e la Padania ma anche una base marittima per gli Etruschi sulla rotta che portava a Tarante, in Grecia, in Sicilia. I Piceni penetrarono al di là delle coste istriane e dalmate e oltrepassarono anche i passi alpini, spingendosi nell'Europa centrale, aprendosi alle diverse culture locali ma anche influenzandole con le loro creazioni artistiche e le tecniche di lavorazione. Forte di questi presupposti, il santuario della Dea Cupra raggiunse una posizione di rilievo in tutto il Piceno. 

La nascente potenza romana non poteva non essere attratta dalla ricca realtà picena e infatti il territorio cederà sottomettendosi a Roma nel 268 a. C. per arrivare, pochi decenni dopo, all'integrazione politica nello stato romano La località che ospitava il porto e il santuario della Dea Cupra, vedrà il sorgere della città romana di CUPRA MARITIMA che diventa centro amministrativo, con una organizzazione di centro urbano, completamente nuova, e punto di riferimento del suo ager che comprendeva gli attuali comuni di Grottammare, Ripatransone, Carassai, Cossignano, Massignano, Montefiore. 
In questo periodo è sempre vitale l'approdo navale di Cupra così come sono importanti l'agricoltura e l'allevamento esercitati specie nelle villae rusticae,i resti di una delle quali Villa Magna, è visibile in località San Michele. La realtà archeologica più evidente è costituita dalle emergenze del Foro Romano dove sono visibili i due archi onorari di epoca augustea situati ai lati della scalinata del tempio,con al centro l'ara. Questa realtà archeologica è stata riconosciuta di notevole interesse scientifico-documentario e perciò divenuta Parco Archeologico. 


Se la zona romana è situata a nord del centro abitato, la zona medievale si delinea, ben distinta sul poggio di Marano. È sulle alture, infatti, che gli abitanti delle coste cercano i siti più facili da difendere, che permettono di controllare i dintorni. Il nostro territorio vedrà infatti la successione di diverse popolazioni: i Bizantini, i Longobardi, i Franchi, i Saraceni e i Mori. I duri saccheggi devastarono i campi, cancellarono tracce di arti e civiltà e nel IX secolo d.C. Cuora Urbs è completamente distrutta. Inizia allora il fenomeno detto di incastellamento, la tendenza cioè ad accentrare le popolazioni rurali sparse nel contado in nuclei insediativi che rappresentano l'ossatura dell'attuale centro abitato e degli altri limitrofi, compaiono così i nomi dei tré comuni cuprensi:Sant'Andrea, Marano e Boccabianca. Marano costituiva, dei tré, indubbiamente il centro maggiore, nel X secolo era ancora priva di mura ma nel 1076 viene riconosciuta come libero Comune.... 
La plurisecolare storia di Marano è molto complessa poiché lassù si svolse la vita politica, amministrativa, sociale, culturale ed economica dal Mille fino all'Unità d'Italia. 
Scomparsa Cupra Maritima, si affievolisce il culto della dea Cupra, e inizia a diffondersi la religione cristiana che le contrappone il culto di San Basso, vescovo di Nizza, martirizzato, il cui corpo fu traslato via mare da profughi nizzardi. 

Scorrono i secoli e la vita di Marano viene turbata più volte a seguito degli scontri tra Ascoli e Fermo che la coinvolgono, ma anche per gli eventi sismici e franosi, o per episodi di epidemie. Subirà le angherìe conseguenti il passaggio degli eserciti francesi o le incursioni dei Turchi, fino all'occupazione delle truppe napoleoniche. Poi, dopo il 1815, Marano ritorna allo Stato Pontificio, sotto la Delegazione di Fermo. La sua popolazione non sarà estranea alle vicende politiche e patriottiche risorgimentali, grazie soprattutto alla notevole figura di Gregorio Possenti che partecipò ai moti risorgimentali insieme a Giovanni Abbadini e ad altri maranesi che lo seguiranno nelle sue imprese. 
Formatosi il regno d'Italia, il Possenti, nel 1861 fu nominato sindaco di Marano... 
A causa anche dei ripetuti eventi franosi, specie quelli dal 1841 al 1847, si guarderà alla stretta fascia pianeggiante di Borgo Marina come possibile luogo di edificazione e sviluppo del paese in sostituzione di quello esistente di Marano. 

(Tratto da: "Cupra Marittima", Walter Ferri) 

Associazioni



ASSOCIAZIONI DI CARATTERE TURISTICO-CULTURALE

A.C.O.T. www.assoturcupra.it

ALBERGHI RIUNITI 

ARCHEOCLUB D’ITALIA ONLUS sede di Cupra Marittima c\o Ricci Vermiglio - via La Malfa, 1  www.archeocupra.it

ASS. AMICI DEL PRESEPIO c/o la chiesa della SS. Annunziata nel vecchio incasato di Cupra Marittima  www.presepiocupra.com

ASS. CULTURALE “ ALTA FEDELTA’”  http://www.myspace.com/acaltafedelta

ASS. CULTURALE “L’ARCA DEI FOLLI” www.arcadeifolli.com

ASS. PICENA DI MALACOLOGIA www.malacologia.org

ASS. SANT’ANDREA EVENTI

Ass. TOURIST OK

ASS.CULTURALE “ IL DESIDERIO”

Ass.Teatrale GLI AIRONI

ASSOCIAZIONE MUSICALE AMADEUS

CENTRO CULTURALE “J.MARITAIN”

CIRCOLO CULTURALE “DON MILANI”

COMITATO ”CUPRA DOC”

COMITATO FESTEGGIAMENTI S. BASSO http://www.cupramarittima.net/sanbasso/

COMPAGNIA LIBERI TEATRANTI  c\o Trionfante Marisa - viale E. Ruzzi, 10 www.compagnialiberiteatranti.it

GALLERIA MARCONI FRANCO (solo per manifestazioni ed iniziative culturali) http://www.siscom.it/marconi/

MARENOSTRUM CUPRA MARITTIMA ONLUS

PRO LOCO c/o P.zza Libertà, 11   www.prolococupramarittima.org

SOCIETA’ OPERAIA di mutuo soccorso “G.POSSENTI” c\o Ferri Walter - via G. Abbadini, 5   www.cupramarittima.net/associazioni/societaoperaia

ASSOCIAZIONI DI CARATTERE SPORTIVO

A.S D. ABC PATTINATORI DI CUPRA http://abcpattinatoricupra.jimdo.com/

A.S.D “FUORI DI SELLA” /www.fuoridisella.it/

A.S.D CUPRENSE CALCIO 1933 www.cuprense1933.it

A.S.D. C.S.I. SAN BASSO http://sanbasso.wordpress.com/c-s-i/

A.S.D. CIRCOLO POLISPORTIVO CUPRENSE

A.S.D. CIRCOLO TENNIS DOTT. MARCELLO COSTA

A.S.D. GINNASTICA CUPRA

A.S.D. HARMONY DANCE

A.S.D. KATA-MARA’

A.S.D. MARA’ COMBAT SOFTAIR

A.S.D. POLISPORTIVA REGINA PACIS

A.S.D. SAN BASSO VOLLEY http://blog.libero.it/sanbassovolley/

A.S.D. SCUOLA KARATE WADO RYU CUPRENSE

A.S.D. SKATING CUPRA

A.S.D. SPORTIME http://www.facebook.com/pages/ASD-Sportime/115075975271223?v=info

A.S.D. TEAM CIPRIANI

CENTRO DANZA “CARILLON” http://www.facebook.com/pages/CARILLON-Centro-Danza/176608367460

CUPRA A VELA http://www.cupravela.it/indexita.htm

DEA CUPRA BASKET http://www.facebook.com/pages/DEA-Cupra-Basket-Cupra-Marittima/287405918005648

GRUPPO CICLISTICO CUPRENSE “S.BASSO”

KUNG FU CLUB http://www.kali.it/skfc.htm

LEGA NAVALE ITALIANA http://www.leganavale.it/portale/index.asp

REAL CUPRENSE Settore Giovanile

SOC. SPORTIVA ATLETICO MARANO

ALTRI SETTORI

A.V.I.S http://www.avis.it/usr_view.php/ID=0

AMC AMICI DEL MODELLISMO

ASS. GOTARA’ ONLUS

ASS. NAZIONALE MARINAI D’ITALIA http://www.marinaiditalia.com/

ASS.UMANITARIA “MADONNA DEL BUON CONSIGLIO”

CARITAS PARROCCHIALE “SAN BASSO”

CENTRO ITALIANO FEMMINILE C.I.F. http://www.cifnazionale.it/

CIRCOLO RICREATIVO ANZIANI

CONFRATERNITA DEL SUFFRAGIO

CONSULTA GIOVANILE http://consultagiovanilecupra.wordpress.com/

CROCE ROSSA ITALIANA http://www.cri.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/1

PROTEZIONE CIVILE http://www.protezionecivile.gov.it/

U.N.I.T.A.L.S.I. http://www.unitalsi.it/



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Cupra oggi

Cupra vuol dire mare, essa è infatti .... marittima. La cittadina marchigiana, oggi ben organizzata ed integrata nel polo ricettivo della 'Riviera delle Palme', individua la sua vocazione turistico-balneare nei primi anni del Novecento. 

Il piccolo centro rivierasco, sorto da poco, era stato scoperto da un turismo di élite, attratto dal particolare fascino intimo e discreto di un angolo familiare e riposante. 

La spiaggia si presentava con la naturale spontaneità di un luogo di mare dove, in un pregevole equilibrio ambientale, la terra diventa marina, senza soluzione di continuità. Dal verde orticello si partiva un incerto viottolo il cui fondo ghiaioso, superandogli arbusti radi e le macchie di tamerici salmastre, incontrava la compatta e abbagliante ammucchiata di ciottoli dentro i quali entravano sonore, le onde verdi di un mare trasparente. 

La tranquilla e riservata spiaggia 'di moda' si predisporrà lentamente, con i successivi interventi strutturali, specie negli anni Trenta e Quaranta, al boom di un turismo balneare che interesserà tutta la costa.

Fu progettato il lungomare che terminava a nord all'altezza del torrente Sant' Egidio, sorsero i caratteristici villini Liberty, si costruì uno 'Stabilimento Bagni' nome che poi verrà cambiato con quello di Sirenella, così come numerosi saranno i mutamenti architettonici, gestionali e quelli d'uso dello stabile. 

Compaiono i primi oleandri, scompaiono i rozzi pali di legno della linea elettrica, si adorna il vialetto sterrato con giovani pini che verranno poi sostituiti dalle palme; resistono ancora sulla prima linea, le file di tamerici, popolare surrogato delle rare cabine padronali e la spiaggia diventerà a poco a poco sabbiosa dopo la messa in mare delle scogliere frangiflutti. 

Il fenomeno turistico ha ormai preso piede e costituisce un elemento di forza dell'economia cuprense. 


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